Report Febbraio 2025
Andamento complessivo del mercato
Febbraio nero per il mondo crypto: dazi americani, il più grande hack del secolo ed un crollo di mercato che non si vedeva da tre anni.
Ma per capire cosa sta succedendo, diamo un po’ di contesto.
Trump dà…
Lo scorso novembre, l’elezione di Donald Trump alla presidenza USA sembrava aver spianato la strada a un’era d’oro per il mercato delle criptovalute. Bitcoin, in poche settimane, è passato da $70.000 a oltre $90.000, infrangendo poi la soglia psicologica dei 100.000$ e trainando l’intero settore in una corsa sfrenata, mentre gli investitori celebravano l’arrivo di un’amministrazione apparentemente pro-crypto, confermata dagli afflussi per l’acquisto dell’ETF legato a BTC.
…e Trump toglie
Dal 19 gennaio, giorno dell’annuncio del token OFFICIAL TRUMP, il mercato ha però preso una piega inaspettata: Bitcoin è sceso dal suo ATH di $109.000 a $80.000 mentre Solana (chain su cui è stato rilasciato il token) è crollata da $295 a $125.
E se la volatilità settimanale ormai non sorprende più nessuno, un mese così in rosso può far tremare anche i più esperti. Tuttavia, scenari simili non sono nuovi: nell’aprile 2024, nonostante l’halving di BTC e l’euforia per l’approvazione dell’ETF, il mercato ha perso mediamente il 20%. Ancora più drastico il crollo tra aprile e giugno 2022, quando BTC è precipitato da 45.000 a 19.000 dollari.
Febbraio: dazi, hack e crollo dei prezzi
I primi segnali di discesa sono emersi proprio a metà febbraio, quando un gruppo di hacker nordcoreani ha sottratto 1,46 miliardi di dollari da un cold wallet Ethereum dell’exchange Bybit, segnando un record per quello che molti definiscono “l’hack del secolo”. Nonostante la gravità dell’evento, Bitcoin ed Ethereum hanno retto inizialmente il colpo, mantenendosi rispettivamente sopra i $96.000 e i $2.800.
La vera doccia fredda è arrivata qualche giorno dopo, quando Trump ha confermato l’aumento dei dazi al 25% sulle importazioni da Canada e Messico, estendendoli poi a una selezione di prodotti europei con toni piuttosto duri verso l’UE. In tre giorni, BTC ha perso oltre il 12%, mentre altcoin come Ethereum e Solana sono crollate di oltre il 30%. Il mese si è chiuso con Bitcoin in discesa fino a $78.000, ETH sotto i 2.000 e SOL in area $120.
Marzo parte col botto… e poi la frenata
Nonostante tutto, marzo si è aperto con un inatteso rimbalzo: Trump ha infatti rilanciato l’idea di una Riserva s trategica Crypto basata su BTC, ETH, SOL, XRP e ADA. L’entusiasmo generato dal suo annuncio su X ha spinto Bitcoin ed Ethereum a un recupero immediato di circa il 10% e ha dato slancio a Solana, Ripple e Cardano con balzi anche del 20%. Tuttavia, nel giro di pochi giorni, il rimbalzo di inizio mese è stato rapidamente riassorbito
Ma come si sono cosa è successo su Hodlie a Febbraio?
Market Leaders

Market Leaders ha faticato parecchio durante l’ultimo mese. Con ETH e SOL che hanno perso rispettivamente il 32% e il 36%, la strategia High Risk è stata trascinata in basso dalla cattiva performance di questi asset, riuscendo a limitare i danni solo verso la fine del mese.
Al contrario, la strategia Low Risk è riuscita a contenere significativamente le perdite, concludendo il mese in negativo ma riuscendo comunque a battere BTC, ETH e SOL.
High Volume

High Volume è stato l’AI Portfolio che meglio si è comportato durante febbraio. La strategia High Risk ha registrato perdite intermedie rispetto a BTC ed ETH, mentre la versione Low Risk ha chiuso il mese con un -13%, rimanendo al di sopra di tutti gli asset gestiti da questo AI Portfolio.
Discovery Altcoins

Discovery Altcoins ha mostrato un comportamento simile a High Volume, puntando spesso sulle crypto più capitalizzate per cercare di limitare i danni. Le sue scelte gli hanno permesso di evitare scenari peggiori, considerando che le altcoin in media hanno subito perdite superiori al 30%. Menzione speciale per la strategia Low Risk, che si è rivelata la più efficace tra tutti gli AI Portfolio nel mese di febbraio.